5 nov 2015

Capitolo 91 Bill ferma una bufera in Colorado Autunno 1963

Non appena la famiglia Branham tornò a Tucson, Bill iscrisse Rebecca, Sara e Giuseppe alla scuola pubblica. Un pomeriggio Meda doveva andare a fare acquisti di vestiti per la scuola e altre provviste per i suoi figli. Bill la portò al negozio J. C. Penny. mentre Meda curiosava tra i corridoi di abbigliamento da donna al primo piano, Bill salì con la scala mobile fino al secondo piano per cercare una camicia. Dopo aver trovato ciò che voleva, si sedette su una sedia vicino all’arrivo della scala mobile e aspettò la moglie. Il negozio era affollato di clienti. Un flusso costante di persone si spostava su e giù per le due scale mobili. Come globuli rossi e bianchi che scorrono attraverso i vasi sanguigni, questi acquirenti erano la linfa vitale del negozio. Molte delle donne portavano i capelli corti, gonfi e cotonati, stile reso popolare da Jacqueline Kennedy, moglie del presidente degli Stati Uniti. Tre ragazzini si avvicinarono alla scala mobile. Portavano i capelli lunghi e arruffati, con la frangia penzolante sopra le loro sopracciglia, nello stile del gruppo musicale inglese di rock-and-roll, chiamati Beatles. I capelli di un ragazzo erano così lunghi che gli coprivano le spalle. Quando questi tre ragazzi scesero dalla scala mobile, si riunirono intorno ad uno scaffale di camicie, guardando i cartellini dei prezzi.
Una donna con i capelli corti scese dalla scala mobile dietro di loro. Sedette sulla sedia accanto a Bill e posò le borse della spesa sul pavimento. Inclinò la testa verso il ragazzo con i capelli lunghi e chiese: “Cosa ne pensi a riguardo”?
Personalmente, Bill pensava che i ragazzi sembravano donnicciole, ma a questa donna disse: “Se tu vuoi criticarli, dovresti vergognarti di te stessa. Loro hanno lo stesso diritto di far crescere i capelli lunghi come tu di tagliare i tuoi. Secondo la Bibbia, nessuno di voi dovrebbe farlo”.
Sorpresa per questa risposta, la donna raccolse le sue borse e si allontanò. Anche i ragazzi con i capelli lunghi se ne andarono. Bill vide più persone scendere dalla scala mobile che saliva, e altri salire sulla scala mobile che scendeva. Poche donne indossavano i vestiti. La maggior parte di loro indossava pantaloni o calzoncini. Alcune delle ragazze indossavano dei ristretti top. Quasi tutte le donne portavano i capelli corti. Bill sentì una grande tristezza che lo attraversava, fino al punto di sentirsi male. Fino a che punto il mondo si era allontanato dalla pietà, dalla santità e dalla decenza.
Notò che, per la maggior parte, i volti di questi avventori mancavano di espressione. Pian piano diventò conscio della generale confusione che facevano, battendo i loro piedi, strofinando le borse e mormorando tra loro facendo un generale “Uhhh uhh uhh uhh” un suono come il battere in lontananza di un’elica di aeroplano, o forse il singhiozzo di un motore di automobile che gira ma non si avvia, moltiplicato per molti motori delle automobili che cercano di avviare il motore senza riuscirvi. No, sembrava qualcosa di diverso, qualcosa che aveva sentito molto tempo fa, ma non riusciva a localizzarlo. La donna che era salita con la scala mobile gli sembrava stranamente familiare. Era una donna caucasica che parlava in spagnolo ad una donna ispanica in piedi accanto a lei. Sotto gli occhiali, la pelle sopra i suoi occhi era dipinta di verde lucertola. Il colore dell’ombretto provocò qualcosa nella sua memoria. Ora sapeva dove aveva visto prima quella donna.
Improvvisamente, si trovò di nuovo all’inferno — l’inferno che aveva visitato all’età di quattordici anni, quando era quasi morto per quel colpo di fucile alle gambe. Là era lo stesso terribile “Uhh uhh uhh uhh” in sottofondo. Qui c’erano le stesse persone senza vita con il volto inespressivo. E qui c’era la stessa donna con l’orribile verde-blu sopra i suoi occhi come una piaga cancerosa provocata da qualche malattia. Aveva visto tutto questo 40 anni prima, quando aveva
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visitato la regione delle anime perdute. Non avrebbe mai potuto dimenticare quel luogo odioso, almeno non mentre era su questa terra!
Con una sensazione di debolezza e di nausea, scese per la scala mobile e trovò sua moglie. Appena Meda lo vide, chiese: “Bill, cosa ti succede? Sei ammalato”?
“Non esattamente, ma se non ti dispiace, voglio andare a casa ora. Mi sento come un uomo morto”. Quando lei gli diede uno sguardo perplesso, lui aggiunse: “Qualcosa è accaduto lassù, ma non posso parlartene adesso. Aspetterò finché potrò dirlo alla chiesa di Jeffersonville”.
William Branham non aveva nessuna riunione in programma per settembre o ottobre del 1963. Il mese di ottobre, come sempre, era riservato per la caccia. Quell’anno in Colorado, la stagione della caccia al cervo iniziò il Mercoledì 23 ottobre, che per caso era il suo 22° anniversario di matrimonio con Meda. Lei era a casa a Tucson a cucinare biscotti quando lui stava mettendo le trappole sul terreno ghiacciato e piantava una tenda da campeggio come al solito sulle Montagne Rocciose del Colorado. Un certo numero di uomini si era unito a lui per la caccia di quell’anno: Welch Evans e suo figlio Ronnie, Banks Wood e suo figlio, David; Earl e John Martin; Jack Palmer, il reverendo Mann, il reverendo Wheeler e Billy Paul. Quando finirono di montare le loro tende e aprire le loro provviste, programmarono il giorno di caccia.
Jack Palmer disse: “Fratello Bill, se uccidi per primo il cervo, vai avanti e uccidine uno per me. Mi limiterò a contrassegnarlo. Non ho bisogno di ucciderlo da me stesso per essere felice. Io sono più interessato alla carne che allo sport”.
Educatamente ma con fermezza, Bill rifiutò questa richiesta. Anni fa sparava alla selvaggina per altre persone del suo gruppo di caccia. Durante una battuta di caccia alla fine degli anni cinquanta, prese 19 alci per gli uomini d’affari cristiani mentre loro erano seduti intorno a un falò raccontandosi storie. Dopo questo viaggio un senso di colpevolezza venne su di lui e promise al Signore che non lo avrebbe mai più fatto, a meno che ci fosse una situazione di emergenza o qualcuno con un disperato bisogno di carne.
Quel pomeriggio Bill avvistò il grosso e astuto cervo che gli era sfuggito per anni. Il cervo si fermò tra due alberi di pino abbastanza a lungo affinché Bill potesse posizionare il mirino del suo binocolo sul cuore dell’animale. Al botto del suo fucile, il cervo saltò e sparì nella boscaglia. Bill era sicuro di averlo ucciso, ma quando lui e Billy Paul raggiunsero quel punto, l’animale era scomparso nella boscaglia. Seguirono le sue tracce per più di un’ora prima di trovare il suo corpo morto. Il proiettile lo aveva colpito troppo in alto per ucciderlo umanamente. Bill si sentì male per questo. Anche se aveva calibrato il suo fucile a Tucson qualche giorno prima, la variazione di temperatura e l’umidità avevano probabilmente sfalsato il mirino del binocolo che era fuori tacca. Mentre spellavano l’animale, maneggiavano la testa con attenzione. Bill prevedeva di imbalsamarlo. Con quelle corna a sei punte, la testa del cervo sarebbe stata un magnifico trofeo.
Quando tornarono al campo, tutti parlavano delle previsioni meteo. I giornali radio avvertivano gli ascoltatori di un grande fronte freddo in movimento verso il basso, proveniente dal Canada che portava con sé molta neve e vento. Prevedevano che sarebbe arrivato in Colorado il giorno seguente. Tutti i cacciatori, il pomeriggio scesero dall’alta quota, nei pressi del campo invernale permanente che Bill chiamava “campo dei cow-boy”. Oltre cinquanta pickup e jeep avevano passato l’accampamento di Bill, scendendo dalla montagna. Bill spiegò al suo gruppo di caccia il perché tutti gli altri se ne andavano. In quel terreno montagnoso una bufera di neve può uccidere qualcuno se non è preparato. Può scaricare abbastanza neve durante la notte da seppellire completamente una tenda. A seconda della gravità della tempesta, era possibile rimanere bloccati nel campo per molti giorni. Bill aveva in programma di predicare a Tucson tra sei giorni ma se qualcuno dei suoi amici voleva rimanere a caccia, egli sarebbe rimasto con loro. Palmer, Wheeler, ed entrambi i Martin decisero di andarsene. Welch Evans, Banks Wood e il reverendo Mann volevano rimanere e provare a cacciare un cervo prima che venisse la bufera. (Billy Paul Branham, David Wood, e Ronnie Evans rimasero con le decisioni dei loro padri).
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Bill e il reverendo Mann guidarono per 50 km fino al più vicino negozio per comprare generi alimentari in più, nel caso in cui la neve li avesse intrappolati per qualche tempo in montagna. Bill chiamò Meda per augurarle un felice anniversario. Voleva anche sapere come si sentiva. (La cisti ovarica sulla sua sinistra era cresciuta fino a quando, all’ultimo esame medico, aveva raggiunto le dimensioni di un pompelmo — un motivo di reale preoccupazione.). Meda non era a casa, così chiamò la signora Evans e le chiese di chiamare la moglie e dirle che stava pensando a lei e al loro anniversario di matrimonio. Mentre era presso il negozio, comprò il giornale della sera. Un titolo in prima pagina prevedeva la bufera che si avvicinava.
Giovedì mattina presto, Bill fece un caffè e studiò le nuvole nere che abbracciavano l’orizzonte a settentrione. Dopo la prima colazione, gli uomini misero in spalla i fucili e pianificarono i loro itinerari. Bill disse: “Io andrò fino alla sella e farò andare i cervi che trovo giù nel canyon verso di voi. Prestate molta attenzione a dove vi trovate e come tornare al campo. Non appena vedete un fiocco di neve, tornate indietro perché in quindici minuti potrebbe nevicare così tanto che non sarete in grado di vedere a oltre venti metri davanti a voi”.
Nonostante la fredda aria autunnale, l’escursione su per il crinale fece sudare Bill. Dopo circa quattro miglia di distanza dal campo raggiunse il posto chiamato la sella — un’insenatura profonda nel crinale della montagna dove avrebbe potuto facilmente attraversare la valle successiva. Proprio in quel momento sentì il primo fiocco di neve sulla guancia. Si mise il fucile sotto il cappotto per proteggere le lenti del cannocchiale dall’appannamento della condensa. Durante le bufere di neve gli orsi si spostavano, così aveva bisogno di avere il cannocchiale pulito nel caso in cui avesse dovuto difendersi. Con un sospiro di dispiacere, si girò e tornò indietro da dove era venuto. Nel giro di cinque minuti, i fiocchi di neve avevano le dimensioni dei dollari d’argento e avevano trasformato il fondo bianco e scivoloso. Ormai le nuvole nere avevano riempito tutto il cielo, ed un vento che ululava stava spingendo la neve in diagonale. Anche se Bill poteva vedere a solo 5-10 metri di fronte a lui, non temeva di perdersi. Il crinale lo avrebbe portato al torrente, e poteva seguire l’insenatura ritornando al campo.
Camminò per circa mezzo miglio lungo la cresta quando gli parve di sentire qualcuno dire: “Fermati. Torna indietro”. Continuò il suo cammino verso il basso, pensando che il vento che soffiava tra gli alberi gli stesse giocando un brutto scherzo alle orecchie; Ma ora era vigile e ascoltava con attenzione. Sopra il sibilo e il fischio del vento, sentì qualcuno dire ancora una volta, “Fermati. Torna indietro”.
Improvvisamente sentì le gambe come se fossero senza vita come il suo fucile sotto il cappotto. Si fermò e guardò l’orologio. Erano quasi le 10. Prese un panino inzuppato dalla tasca, lo mangiò mentre considerava il da farsi. Perché Dio gli diceva di tornare sulla sella di fronte a questa bufera? Sembrava ridicolo. Eppure, per tutta la vita, Dio non lo aveva mai portato nella direzione sbagliata. Questo sembrava un tempo buono quanto un altro per esercitare la sua fede. Si voltò e lentamente si fece strada risalendo la dorsale fino a quando ancora una volta si trovò alla base rocciosa della sella. Naturalmente pensò: “Che ci faccio qui”?
Ora, sopra il sibilo del vento, udì una voce dire chiaramente: “Io sono il Creatore dei cieli e della terra. Ho fatto il vento e la pioggia. La natura Mi obbedisce”.
Levatosi il cappello da cowboy, Bill si guardò intorno. Spesso Dio gli parlava da una grande luce, come da una Colonna di Fuoco. Ma non c’era una tale luce qui. La voce sembrava provenire dalla parte superiore di un gruppo di alberi. Bill chiese: “Grande Geova, sei Tu”?
“Io sono Colui che ha fatto cessare i venti e le onde sul Mar di Galilea. Io sono Colui che ti ha detto di parlare gli scoiattoli all’esistenza. Io sono Dio. Parla a questa tempesta e ti obbedirà”.
Poiché queste parole suonavano in sintonia con le Scritture, credette davvero che era il suo Creatore che parlava con lui. “Non dubito, Signore”, disse. “Nuvole, neve, nevischio e vento, mi dispiace per il vostro arrivo. Nel nome di Gesù Cristo, tornate nei vostri luoghi di origine. Io dico che il sole deve uscire immediatamente e brillare ogni giorno fino a che il mio viaggio di caccia sia finito”.
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Improvvisamente la forza del vento cambiò. Ora soffiava da sud, sollevando le nuvole e spingendole indietro da dove erano venute. La neve si fermò. Un raggio di sole scrutò attraverso un foro tra le nuvole. Entro cinque minuti da che Bill aveva parlato il suo comando, il sole si mostrò completamente, sciogliendo la neve per terra e succhiando l’umidità di nuovo in aria. Il vapore sul lato della montagna svaporò mentre il cielo azzurro si allargava. L’autunno esplose in tutta la sua gloria d’oro.
Bill si sentì intorpidito, con timore e rispetto. Pensò: “Il Dio della Creazione è molto vicino a me. Tutto è nelle Sue mani. Che cosa mi dirà ora” ?
Dio disse: “Perché non cammini con Me nella solitudine”?
“Sì, Signore, sarebbe un privilegio. Camminare con Te è uno dei più grandi privilegi che potrei mai avere”.
Ormai la forza del vento era calata fino a che rimase solo una brezza piacevole. Portando il suo fucile in spalla, Bill passeggiò tranquillamente giù dalla montagna, seguendo una pista della selvaggina attraverso il bosco vergine. Quando giunse ad una radura, sentì il sole bollente riscaldare la sua pelle attraverso i suoi vestiti. Si rimise il cappello in testa per riparare gli occhi dal sole.
I suoi pensieri vagavano dalla bontà del suo Signore al suo anniversario di matrimonio e la bontà di sua moglie. Pensò alle caratteristiche migliori di Meda: la pietà, la pazienza, l’affidabilità, e per di più oltre tutto ciò, lei era una grande lavoratrice. Lei mandava avanti la casa e si prendeva cura dei loro figli mentre lui viaggiava e predicava in una campagna evangelistica dopo l’altra. Molte volte tornava a casa e, come una calamita, attirava dozzine di persone a casa sua, mettendo a dura prova la sua famiglia. Poi se ne andava, a caccia o a pesca, soprattutto solo per allontanarsi dalla folla e per riposare la mente. Oltre a tutto ciò lei non si è mai lamentata, ad eccezione di quella volta lo scorso autunno. Era una donna tanto ammirevole, un vero diamante.
Se lei avesse mai un difetto, forse era la sua timidezza, o forse la troppa pulizia. L’ultima volta che era a casa, ci fu un pomeriggio in cui si sentì di sedersi sul divano del salotto e parlare semplicemente con lei. Lei era distratta perché stava facendo il bucato e non voleva smettere. Mentre passeggiava giù, lungo la dorsale montuosa, Bill pensò: “Forse le fa piacere che io esca, così può finire il suo lavoro”. Appena questo pensiero svanì, si accorse che non era la verità. “Signore”, disse, “Sai che ieri era il mio anniversario di matrimonio.
Se Tu non hai qualche particolare posto dove mandarmi, io andrò lassù in quel pioppeto a onorare mia moglie, come memoriale dei nostri anni di matrimonio felici”. Non molto lontano dalla sella c’era un boschetto di pioppi che ricordava a Bill il luogo in cui lui e Meda si erano accampati per la loro luna di miele / battuta di caccia sui monti Adirondack 22 anni prima. Ogni ottobre che veniva qui a caccia in Colorado, visitava questo luogo in modo di onorare il loro anniversario. Mentre si avvicinava al boschetto di pioppi, pensava a quanto Meda era cambiata da quella ragazza dai capelli scuri che aveva sposato. Era ancora bella, ma ora i suoi capelli scuri si erano striati di grigio. Bill guardò il suo riflesso nella lente del cannocchiale. All’età di 54 anni, la sua barba di tre giorni palesava molti peli grigi. Mentre guardava, i peli grigi si scurivano fino a quando la sua barba divenne nera come lo era la mattina quando si era rasato per il suo matrimonio. Alzando lo sguardo, fu sorpreso di vedere Meda sul sentiero di fronte a lui, non la donna che aveva lasciato a Tucson, ma la ragazzina dai capelli neri che aveva camminato con lui lungo il corridoio della sua chiesa per scambiare i voti e gli anelli.
“Che cosa sta succedendo”? Pensò. Poi si rese conto: “Oh sì, sto camminando con il Maestro”.
Questa giovane Meda alzò le braccia al cenno di lui. Mentre faceva un passo avanti la visione svanì, e con essa, la sua gioia lo lasciò, sostituita da una profonda nostalgia che non poteva spiegare.
Quando raggiunse il boschetto di pioppi, si sdraiò sul suo stomaco sopra uno spesso tappeto di foglie cadute. Chiuse gli occhi, pregò: “Dio, Sei stato così buono con me. Non sono degno di essere Tuo servo, ma Ti ringrazio per il privilegio di servirTi. Mi dispiace per tutti gli errori che ho fatto. Per molti anni ho sentito un peso misterioso che sembra non andare mai via. Ho pensato che
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sarebbe andato via dopo che i 7 sigilli sono stati aperti, ma non è andato via. Mi sono pentito come meglio potevo. Non sono neanche sicuro cosa significhi questo fardello. Per favore, Vuoi sollevare questo peso dalle mie spalle”?
Sentiva gocciolare acqua nelle vicinanze, splat, splat, splat. Fu quando aprì gli occhi che comprese che il suono proveniva dalle sue lacrime che cadevano sul tappeto di foglie morte. Sedutosi, si appoggiò contro un albero studiando ciò che lo circondava. Questi pioppi avevano la corteccia bianca intorno al tronco e si levavano in alto dritti come frecce. Durante l’estate le loro foglie sono di un verde chiaro, ma ora erano diventate giallo-marrone. Forse la metà delle foglie erano ancora aggrappate ai loro rami, agitate da una leggera brezza come bandierine al vento.
Un costante, crunch, crunch, crunch di foglie gli fece girare la testa. Tre cervi erano entrati nel boschetto, una cerva e due cerbiatti che erano quasi adulti. Ovviamente, essi lo videro. Con la camicia rossa e la bandana di colore rosso vivo intorno al cappello, non potevano non vederlo. Eppure non erano allarmati dalla sua presenza. Come poteva essere? Ieri gli spari di un centinaio di cacciatori avevano fatto eco su e giù per questi canyon.
Lentamente Bill alzò il fucile, pensando: “Ecco un cervo per il fratello Evans, uno per Banks e uno per il fratello Mann. Tre colpi è tutto quello che ci vuole — tre secondi, forse quattro. “Poi si fermò. “Non posso farlo. Ho promesso al Signore che non avrei sparato ai cervi per altre persone, così non lo farò. I cervi si avvicinarono a lui tanto che se si fosse piegato un po’ e avesse allungato la mano avrebbe potuto toccarli. Vagarono al bordo del bosco, e poi, inspiegabilmente, si voltarono e andarono di nuovo da lui. Un pensiero gridò dentro la sua testa, “Uccidili! Il Signore li ha dati nelle tue mani”! Bill si oppose a questo pensiero con un esempio Scritturale: Qualcuno disse la stessa cosa a Davide una notte quando Re Saul si addormentò nell’imboccatura della caverna dove Davide si stava nascondendo. Ma Davide si rifiutò di farlo. Né io ucciderò questi cervi”. Ad alta voce disse: “Madre, la tua vita è nelle mie mani, ma io ti risparmierò. Prendi i tuoi piccini e vai”.
Lei sollevò la testa e lo guardò con aria interrogativa, sollevò le orecchie e scodinzolando, tranquillamente portò i suoi cerbiatti fuori dal bosco.
Da qualche parte sopra di lui, quella voce maestosa disse: “Ti sei ricordato la promessa che Mi hai fatto. Anche Io ricordo la Mia promessa fatta a te: Io non ti lascerò né ti abbandonerò”.
Il suo misterioso peso lo lasciò e non tornò mai più. Nel corso dei quattro giorni seguenti, tutti i cacciatori del suo gruppo presero il loro trofei. Il tempo rimase chiaro e caldo per tutto il periodo di caccia. Sulla via del ritorno alla civiltà si fermarono in una stazione di benzina per riempire i loro serbatoi. Chiacchierando con il proprietario, Bill disse: “Abbiamo avuto bel tempo per la caccia, ma le montagne sono piuttosto asciutte. Hanno bisogno di un po’ di pioggia o neve”.
Il proprietario si grattò un sopracciglio. “Sa, è la cosa più strana che è accaduta da queste parti. La scorsa settimana i meteorologi dicevano che ci sarebbe stata una bufera di neve. Giovedì iniziò a nevicare e poi improvvisamente ha smesso. Quando lessi il giornale Venerdì per vedere cosa fosse successo, i meteorologi non lo sapevano. Erano perplessi”.
“Che strano”, disse Bill, sentendo che non avrebbe dovuto dire altro fino a quando prima non lo avesse detto alla sua chiesa.
A metà novembre, Bill doveva predicare per una settimana a New York City. Diverse chiese pentecostali in città sponsorizzavano questa campagna evangelistica. Durante il percorso da Tucson a New York, Bill si fermò in Jeffersonville verso mezzogiorno di venerdì 8 Novembre 1963. Naturalmente, Orman Neville gli chiese di predicare la domenica. Durante il servizio della mattina, Bill raccontò alla gente del Tabernacolo Branham di come si era seduto in un negozio JC Penny e in qualche modo si era trovato di nuovo all’inferno. Che cosa significava? Non lo sapeva, ma aveva qualche idea. Intitolò il suo sermone: “Anime che sono ora in prigione” ed in esso, scelse un percorso analogo a quello seguito quando egli predicò, “Signori, è questo il tempo”? Esaminò alcune Scritture su quello che un giorno sarebbe avvenuto, e ipotizzato su quanto vicini potremmo essere a quel giorno.
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Gesù disse: “E come avvenne a' giorni di Noè, così pure avverrà a' giorni del Figliuol dell'uomo”. Mentre costruivano una imbarcazione sulla terra ferma, Noè avvertiva la gente di pentirsi dalle loro vie malvagie e prepararsi ad una devastante alluvione che stava arrivando. Suonava così fantastico che i suoi vicini non gli credettero. Quando Noè finì il suo progetto, entrò nell’arca con la sua famiglia e Dio chiuse la porta. (Ricordate, l’arca è un tipo di Cristo, il Quale è l’unico vero luogo di sicurezza in questo mondo.) La Bibbia dice che Noè aspettò nell’arca per sette giorni prima che cominciasse a piovere. Durante questi sette giorni, tutti quelli fuori dall’arca continuarono la loro vita come al solito, non rendendosi conto di aver perso la possibilità di sfuggire alla distruzione. L’unica porta per la salvezza era stata chiusa.
Saltò indietro di 2000 anni ai giorni di Gesù. Durante le ore che il corpo di Gesù Cristo fu deposto in un sepolcro vicino a Gerusalemme, la Sua anima discese agli inferi e predicò alle anime in prigione. Perché? Per proclamare la Sua vittoria sulla morte e l’inferno. Pietro disse che Gesù discese agli inferi a predicare a quelle stesse persone che avevano rifiutato il messaggio di Noè.
In un modo o nell’altro, questi eventi si ripeteranno negli ultimi tempi, perché Gesù lo ha promesso: “Come fu ai giorni di Noè, così sarà”... Bill si chiedeva quanta parte di questa profezia si fosse avverata lo scorso marzo quando i 7 sigilli erano stati aperti. Di nuovo chiese ai suoi fedeli di considerare gli eventi di Apocalisse 5, dove l’Agnello diventa un leone e prende il libro della redenzione da Colui che sedeva sul trono. Non significava un cambiamento avvenuto in cielo e sulla terra? Che tipo di cambiamento? Per la maggior parte delle epoche della chiesa, Dio scusò l’ignoranza dei Cristiani sinceri, perché molto della Bibbia era stato nascosto nella confusione. Gesù Cristo, unico mediatore tra Dio e l’uomo, presentò il Suo sangue, come Segno per coprire i peccati dei veri credenti, indipendentemente dalle loro idee sbagliate. Quando l’Agnello diventa un Leone la scusa dell’ignoranza sarà terminata. Il sangue avrà ancora effetto, ma cambierà posizione. Le buone intenzioni non sono più sufficienti. Ora il credente deve ricevere e rendere visibile il Segno — cioè la Parola completa come è stata rivelata dallo Spirito Santo. Ricordate, lo Spirito Santo è l’anima di Gesù, l’Unto di Dio. Bill definì l’anima come la natura del nostro spirito, allo stesso modo l’anima di Gesù è la natura del Suo Spirito. Ecco perché le persone diventano nuove creazioni quando accettano Cristo. La natura del loro spirito cambia. Gesù li riempie con il Suo Santo Spirito.
Giovanni disse: “Ma se camminiamo nella luce, com'Egli è nella luce. il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato. L’opposto è anche la verità — se non camminate nella luce di Dio mandata per la vostra epoca il sangue non pulisce i vostri peccati, indipendentemente da quanta fede professate di avere. Bill non stava parlando di un Vangelo di opere; martellava sulla domanda cruciale: Sei nato di nuovo? Se si, la tua nuova natura ti condurrà al messaggio di Dio per la tua ora. Il resto della chiesa dormirà per tutto questo tempo. Ad un certo punto, la porta dell’arca verrà chiusa. Quelli lasciati al di fuori saranno in una prigione che essi stessi hanno scelto.
Bill testimoniò: “Ho visto la visione di entrambi i luoghi — la regione dei perduti, e la regione di quelli riscattati. Lungi a chiunque di entrare in quella regione dei perduti. La mente umana non può comprendere quanto sia orribile! Chiunque ascolta la mia voce, se non è salvato, si penta subito, proprio ora e metta l’anima in accordo con Dio. Unitevi al gruppo dei redenti. Voglio che finiate in quel luogo benedetto dove i redenti vivono in pace. Quel posto molto oltre il nostro concetto di perfezione che con le nostre parole qui non lo si può descrivere. Come Dio è il mio giudice, io credo solennemente che sono stato in entrambi i luoghi. Vi dico la verità”.
Quella sera egli predicò: “Colui che è in voi.” Durante questo sermone, parlò alla sua congregazione della sua battuta di caccia in Colorado, quando parlò alla bufera e lei obbedì. Ancora una volta sottolineò l’importanza di Marco 11:23 — Se dite a questo monte: ‘spostati,’ e non dubitate nel vostro cuore, avverrà. Bill disse: “Se solo potessimo comprendere cosa significa questa Scrittura: perché Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Sappiamo che è la verità, ma in realtà non lo comprendiamo. Ciò che è in voi è più grande? È Cristo, l’Unto! Dio, che era in Cristo, è in voi. Quindi, se Egli è in voi, non siete più voi che vivete, è Lui che vive in voi. Vedete? Ciò significa che Egli deve compiere miracoli tramite ogni credente. Quando Mosè condusse i figli
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d’Israele, era il solo israelita a compiere i miracoli. Il resto di loro seguiva solamente il suo messaggio. Ma, ‘Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo’. Dio è in voi, come era in Gesù Cristo. Ricordate, tutto ciò che Dio è, egli lo versò in Cristo e tutto ciò che Cristo è, Egli lo riversa nella Sua chiesa”.
Di ritorno da New York City, passò il fine settimana dal 23 novembre al 24 a Jeffersonville. La domenica mattina predicò al Tabernacolo Branham, “Che farò con Gesù chiamato il Cristo”? —Riferendosi al quesito posto dal governatore romano Ponzio Pilato. Il suo punto era questo: Non siate troppo veloci a condannare Ponzio Pilato, perché ognuno di noi si troverà ad affrontare la stessa domanda. Quella sera che egli predicò “Tre tipi di credenti”, mostrando come il mondo potrebbe essere diviso in tre gruppi di persone: credenti, finti-credenti e non credenti. I finti-credenti sono coloro che dicono di avere fede in Dio, ma il frutto della loro vita non è in accordo con quello che dicono.
Più tardi quella sera decise di chiamare sua moglie. (A causa della differenza di fuso orario, a Tucson erano due ore prima.) Bill era preoccupato per la salute di Meda. Negli ultimi 12 mesi, la cisti ovarica alla sua sinistra era cresciuta dalle dimensioni di una noce alle dimensioni di un pompelmo. Insieme avevano pregato per una guarigione miracolosa, ma fino ad ora le loro preghiere non erano state esaudite. Bill sapeva che non potevano aspettare ancora a lungo. Il dottor Scott li aveva esortati a rimuoverla chirurgicamente prima che diventasse maligna.
Meda non aveva notizie incoraggianti. “Oh Bill questa, finora, è stata la peggiore settimana. Riesco a malapena a muovermi. Il mio fianco si è gonfiato così tanto che sporge di 5 cm. Non posso sopportare che il mio abito tocchi quel punto. Sono stata distesa la maggior parte della settimana”.
“Quand’è il tuo prossimo appuntamento col medico”?
“Domani mattina. Mi porterà la sorella Norman”.
“Tesoro”, disse Bill, “Pensi di poter aspettare per questa operazione ancora un paio di settimane? Sarebbe bello portare i bambini a Jeffersonville per Natale. Poi, subito dopo Natale, si potrebbe rimuovere quel grumo”.
“Chiederò al dottor Scott se lui me lo permetterà”.
“Sono in partenza per la Louisiana nella mattinata. Mi ci vorranno due giorni per arrivare a Shreveport”.
Lei disse: “Chiamami mercoledì sera al termine della riunione, così puoi dirmi come stanno tutti i nostri amici”.
Il mattino seguente, Bill si inginocchiò in salotto di fronte a uno sgabello imbottito per pregare. Per tutti gli anni che aveva vissuto in Jeffersonville, ogni volta che usciva di casa per andare in una campagna evangelistica, la sua famiglia si riuniva intorno a questo sgabello per pregare con lui prima che partisse. Brevemente pregò per la sua imminente campagna evangelistica e poi focalizzò la sua preghiera sull’afflizione di Meda.
“Signore, io prego che Tu abbia pietà di lei. Non lasciare che il grumo sia maligno. Signore, lei non voleva dire quello che ha detto quella mattina. Non si è mai lamentata dei miei viaggi e la predicazione, o sui miei viaggi di caccia o pesca. Ha sempre i miei vestiti pronti e puliti per partire. Lei è stata un grande aiuto per me e io la amo profondamente. Se la cisti deve essere rimossa, lascia che il medico attenda fino a gennaio per farlo. Ma ancora Ti chiedo di fare un miracolo e guarirla senza un’operazione. È stata tagliata già tre volte per avere i nostri bambini. Mi dispiace vederla passare per un’altra operazione”.
A Bill sembrò di sentire qualcuno dire: “Alzati”. Dal momento che era l’unica persona in casa, pensò che se lo fosse immaginato e così continuò a pregare. Poi nuovamente sentì la parola, “Alzati” Guardò l’immagine di Gesù appesa alla parete, una stampa di un dipinto di Heinrich Hoffmann. Bill amava pregare sotto quest’immagine perché lo aiutava a rimanere concentrato. Contribuiva a ricordare che Gesù veramente ascoltava ogni parola che diceva. Ora vide la Colonna di Fuoco riflessa nel vetro che proteggeva quest’immagine. Sentì quella voce ancora una volta, che comandava: “Alzati”.
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Egli si alzò, si girò davanti alla colonna di fuoco che ardeva nel centro del suo salotto. Sentì una stretta al petto e rimase a bocca aperta per respirare ossigeno a sufficienza. Dal mezzo del fuoco, una voce disse: “Qualsiasi cosa tu dici, così sarà.” Poi, il fuoco si piegò su Se stesso finché sparì.
La camera era silenziosa e tranquilla, un falso-credente avrebbe potuto dubitare che qualcosa di soprannaturale fosse appena avvenuta. Ma, William Branham era un credente e lui in nessun modo aveva dubbi. Egli disse: “Prima che la mano del dottore tocchi mia moglie, la mano di Dio toglierà via quella cisti, e non sarà nemmeno più trovata”.
Fiducioso che Meda sarebbe guarita, Bill si diresse alla casa dove abitava Billy Paul e Joyce, e insieme i tre si diressero verso sud a Shreveport, Louisiana. Mercoledì sera, dopo il servizio, si riunirono intorno a un telefono per chiamare Tucson. Bill disse a suo figlio: “Tu ascolta e vedi se non è successo proprio come ho detto io”.
Quando Meda rispose al telefono, la sua voce sembrava dolce e felice. “Billy, ho qualcosa di meraviglioso da dirti. La cisti è sparita. Non so cosa sia successo. Quando sono andata nella stanza per l’esame, il mio fianco mi faceva così tanto male che riuscivo a malapena a camminare. La sorella Norman ha dovuto aiutarmi a salire sul lettino. Appena il dottor Scott arrivò nella stanza, mi sono sentita qualcosa di freddo passare attraverso e il mio fianco smise di farmi male. Quando il dottor Scott cercò la cisti, non c’era più. Tornò a fare tutti i test, ma non riuscì a trovarla”.